Approvvigionamento energetico: quali scenari in futuro? Ne ha parlato il Chief Development Operations and Technology Officer di Eni Roberto Casula intervenendo lo scorso 26 ottobre al MITEI Colloquium, svoltosi a Cambridge presso il MIT Center for Global Change Science. Garantire un equo accesso all’energia in tutte le aree del nostro pianeta, specialmente in quelle che ne sono attualmente sprovviste, è l’auspicio del manager.
“Il mondo ha sempre più bisogno di energia” ha detto Roberto Casula, facendo notare come oggi a incontrare maggiori difficoltà nell’accedervi siano paradossalmente i Paesi che dispongono abbondantemente delle risorse su cui si concentrerà il futuro della produzione energetica. In questa prospettiva l’energia ha un ruolo di rilievo, in quanto prerequisito fondamentale per la crescita sostenibile dei Paesi stessi: lavorare per assicurarne un equo accesso significa garantire a quanti vi abitano la sicurezza alimentare e servizi base come agricoltura, educazione, sanità.
Per riprendere le parole di Roberto Casula, l’obiettivo è dunque “aumentare valore, sostenibilità e credibilità per il futuro”. Un impegno che Eni non si stanca di tradurre in fatti: lo dimostrano ad esempio i progetti di carattere socio-assistenziale avviati nei molti Paesi in cui il gruppo opera. Ma un’altra sfida che richiede a organizzazioni e industrie del settore di impegnarsi al massimo sempre più urgentemente è quella contro il climate change. Come stabilito nella Cop 21 di Parigi, occorre mantenere il surriscaldamento terrestre al di sotto dei 2 gradi ma secondo il dirigente non è sufficiente: gli sforzi e il know-how condiviso di tutti gli attori in campo, unitamente a una grande dose di buona volontà, saranno determinanti per vincere.